Le forme di convivenza e le strutture familiari sono fortemente mutate negli ultimi decenni. È aumentato il numero dei figli di genitori non coniugati e molti bambini non vivono quotidianamente con entrambi i genitori. Per tener conto di questa realtà sociale, negli ultimi anni il diritto materiale di famiglia è stato adeguato.
A più riprese il Consiglio federale e il Parlamento (postulati Schwander 19.3478, Müller-Altermatt 19.3503, CAG-N 22.3380, Gysin 22.4540 e Feri 23.3047) hanno rilevato la necessità di adeguare ed eventualmente modernizzare la procedura in materia di diritto di famiglia soprattutto se sono coinvolti minori. A questa conclusione sono giunti anche i ricercatori e gli operatori del settore; inoltre, lo confermano i dati di un sondaggio condotto nei Cantoni, i dibattiti tenuti in occasione di un evento pubblico sul tema e una perizia giuridica esterna commissionata dall’Amministrazione.
Attenuare più rapidamente i conflitti grazie a procedure veloci e semplici
Sulla base delle conoscenze acquisite, nel rapporto del 6 giugno 2025 il Consiglio federale ha espresso la volontà di migliorare la procedura in materia di diritto di famiglia e di modificare in tempi brevi il Codice di procedura civile e il Codice civile. In questo modo intende semplificare la procedura giudiziale volta a definire gli effetti di una separazione o di un divorzio. In particolare, si dovrà tenere maggiormente conto delle peculiarità delle controversie familiari nel caso in cui siano coinvolti dei minori. In una prima fase, i giudici dovranno cercare di mettere d’accordo il più rapidamente possibile i membri della famiglia coinvolti. Se non ci riescono, una procedura, per lo più verbale, avrà lo scopo di regolare in tempi brevi i rapporti familiari e quindi distendere la situazione.
Soluzioni concordate dei conflitti rafforzano il rapporto tra genitori e figli
Una separazione o un divorzio è spesso una fase difficile per tutti i membri della famiglia. Tuttavia, il figlio non deve soffrire per i continui conflitti dei genitori, ma deve poter vivere un rapporto solido con ciascuno di loro. Il Consiglio federale intende pertanto disciplinare per legge e incoraggiare il ricorso nelle procedure familiari a diversi metodi di risoluzione dei conflitti. Soluzioni condivise dai membri della famiglia creano solitamente rapporti più stabili e meno tesi dopo una separazione o un divorzio. Per il Consiglio federale è inoltre fondamentale l’interdisciplinarità, che va garantita coinvolgendo esperti di diverse discipline come, ad esempio, psicologi e assistenti sociali.
La revisione della procedura in materia di diritto di famiglia prevede inoltre di uniformare le competenze concernenti la valutazione degli interessi dei figli: secondo il diritto vigente spetta all’autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA) o al giudice civile decidere in merito a questioni riguardanti il minore (attribuzione dell’autorità parentale, disciplinamento della custodia e delle relazioni personali o della partecipazione alla cura, mantenimento). La responsabilità dipende dall’oggetto litigioso e dallo stato civile dei genitori: se sono contestati i contributi di mantenimento, è competente solamente il giudice. In tutte le altre questioni, la decisione spetta al giudice se i genitori sono coniugati, mentre se non lo sono spetta all’APMA. Queste differenti competenze non sono più giustificate. Secondo il Consiglio federale tale compito spetta ai giudici; tuttavia, verificherà approfonditamente questo aspetto nel corso dei lavori successivi.
I punti chiave illustrati nel rapporto costituiscono la base per i lavori successivi in vista di un progetto da porre in consultazione, che il Consiglio federale adotterà presumibilmente a fine 2026. I Cantoni e gli operatori del settore saranno coinvolti nei lavori preparatori per tenere debitamente conto delle loro esigenze.
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